Trasformazione
Trasformazione effettuata da Dino Tassinari.
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Dal Cerstar 21 Gennaio 2015
Riflessioni in seguito alle notizie stampa, su un probabile mandato alla solita Onorevole Vicari, da parte del Ministro Guidi.
Si ripropone la truffa. Come al solito intravediamo nelle manovre politiche in corso, il perseguimento in modo non corretto del massimo profitto dai propri investimenti, da parte delle Compagnie D’Assicurazione. Come ben sappiamo, l’ultimo anno è stato per le Compagnie foriero di un risultato economico senza pari, anche se realizzato, in parte, grazie alle nostre disgrazie: “Nei portafogli delle Compagnie, ci sono poco meno di 260 miliardi di euro in titoli di stato, escluse polizze linked e fondi pensione, con plusvalenze teoriche, al Giugno scorso, per 32,3 miliardi di euro. Mentre i sinistri che erano qualche anno fa il 7,5/8% delle polizze emesse, ora sono scesi al 5,5%, anche per merito di piccoli sinistri pagati di tasca propria” (cifr. “La Repubblica”) Aggiungerei: “Di tasca propria pagati a causa anche dell’istigazione a delinquere (Bonus Malus) generante il “pirata del parcheggio”. Quando si invitano “anatroccoli a bere!”.
CERSTAR BO, 11-1-2015
Fondare e gestire un centro studi sull’autoriparazione, significa ricercare, registrare e affidare messaggi alle generazioni dell’oggi e future. In queste testimonianze, in queste riflessioni c’è il racconto di vite vissute intensamente, nel farsi esempio di operosità non comuni, sempre fatte scaturire da una particolare libertà operativa: chiamata lavoro autonomo.
Le linee guida, di questa iniziativa in oggetto di interesse, offrono spunti di riflessione sia per una lettura tecnica e imprenditoriale che per una interpretazione umanistica, di questo nostro servizio all’auto. Chi lo paga, o chi lo rimborsa, non è influente in questo momento, potrebbe sviarci da riflessioni più acute.
Non è indifferente valutare ciò che emerge, dallo studio delle componenti, che consentono di svolgere un servizio indispensabile alla comunità: nel rispetto delle leggi che lo governano. Mi accingo a introdurre un argomento importante: l’evoluzione dell’attività umana tramite l’artigianato in genere.
E mi riferisco principalmente al rapporto tra scienza e tecnologia, e come questo abbia indubbiamente impresso stimoli all’inventiva, in tutti i settori nei quali la sperimentazione necessitava dell’abilità manuale umana, per il raggiungimento di realizzazioni che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Countach di Ferrruccio.
Quante volte si è detto che le radici stanno nella memoria. Quante volte si è sostenuto che solo coltivando e rendendo più forti le proprie radici, si sarebbe potuto costruire un futuro più consapevole e quindi migliore per tutti.
Allora la salvaguardia della memoria in un museo, diviene un esercizio fondamentale per una comunità. Importantissimo per non perdersi, per avere sempre chiaro da dove si viene e cercare di comprendere al meglio dove si vuole andare e raggiungere così la meta.
Della memoria fanno parte fatti, avvenimenti, persone, cose che divengono simboli. Si può affermare che per un museo occuparsi di cultura imprenditoriale rappresenta un valore aggiunto, che esula dagli aspetti economici, ma arricchisce e nutre le persone nella loro sensibilità, toccando corde interiori delle quali troppo spesso dimentichiamo l’esistenza, presi come siamo dalle emergenze quotidiane.
Alla luce delle tante esperienze compiute dal Cav. Ferruccio Lamborghini ci si accorge che molto ha dato al mondo della imprenditorialità e dell’inventiva nei nostri territori. Ma altrettanto crediamo abbia ricevuto se non molto di più, poiché l’amore per l’autonomia ripaga con una forma di arricchimento interiore che diviene percorso umano: prima ancora che intellettuale.
Il giorno 7 ottobre 2014 durante una trasmissione televisiva tra le più seguite, è andato in onda un “teatrino”, una piccola clip organizzata magistralmente per addossare alla categoria dei carrozzieri responsabilità sulla situazione economica nazionale.
Chiaramente si è trattato di una sottostima dell’intelligenza del pubblico e soprattutto degli automobilisti italiani, i quali purtroppo hanno a che fare con atti vandalici, sempre più spesso attribuibili a proteste politiche, e sanno che una portiera graffiata vale 200 euro.
Ora la truffa televisiva: in mezzo ad una strada (è strano) un “personaggio” si rivolge ad uno pseudo carrozziere mostrando un tamponamento nella parte posteriore sinistra del suo automezzo, e chiede un preventivo. Alla richiesta di 800/900 euro per la riparazione si mostra a disagio.
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