• Trasformazione

    Trasformazione effettuata da Dino Tassinari.

  • Gianni Tassinari

    Foto che ritrae Gianni Tassinari in una riparazione auto

     

  • Inventiva

    Utilizzo del carroattrezzi come spazzaneve

     

  • Inventiva

    Invenzione di Gianni Tassinari per le riparazioni

     

  • Formazione

    Corso per ragazzi sul lavoro della carrozzeria

     

Presentazione

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Gianni Tassinari

La mia storia

Newsletter dicembre 2022

Cari Colleghi,

è in fase acuta il tentativo di sottomissione degli autoriparatori, col progetto di "omologazione" di tutto il settore, organizzato dalle Compagnie D'Assicurazione aderenti al loro sindacato: l'A.N.l.A..

Appare sempre più evidente che l'operazione in corso, trova consensi e coinvolgimenti da parte di apparati insospettabili. C'è una enorme disparità tra le forze antagoniste, perché i poteri forti possono usufruire di risorse infinite, accessi mentre gli artigiani non riescono a formare un fronte compatto.

Così nel tempo si è potuto osservare lo svolgersi di una strategia vincente, da parte degli avversari l'autonomia imprenditoriale, i quali hanno potuto contare, durante una ben orchestrata strategia "a tempi lunghi" e a fasi alterne di intensità, di informazioni e "garanzie" su una blanda reazione degli artigiani essendo questi ultimi preda dell'individualismo più perdente e furono privi di qualsiasi seria direzione difensiva. Nonostante la furiosa ribellione di impotenti profeti. Siamo oggetto, noi autoriparatori, di interesse da parte di rivali avvezzi all'uso del sapere e del potere, e lo stanno impiegando in funzione della nostra sottomissione, per raggiungere il massimo del profitto dagli investimenti dei propri capitali, incuranti dei bau-bau delle associazioni degli automobilisti danneggiati.

Si è fomentata la contrapposizione esasperata, tra appartenenti al medesimo mercato, fino ad un quasi "aggiotaggio" (imposizione di tariffe da parte di posizioni dominanti) che è punito dal nostro ordinamento giudiziario: però mai chiamato in causa. Perché noi siamo impreparati sui nostri diritti, e non intendiamo rischiare posizioni (e rapporti "privilegiati": ancora per poco!) per aggregarci e fare fronte comune. Esiste una attenuante, ed è la perdita di fiducia nei confronti delle vecchia rappresentanza sindacale, quella che non ha esitato a frantumare la precedente solidarietà, con le fasce tariffarie disgreganti, col mancato riconoscimento delle ore d'attesa, le ore sussidiarie, la gratuità dell'assistenza burocratica al sinistro, gabellata durante gli accordi con l'Ania come ore tecniche in più. Ma c'è in arrivo un giudice severo, si chiama Agenzia delle Entrate: e le considera tutte fatturabili.

Fidando sull'incompetenza ed impreparazione, dichiandò a firmare l'accordo con L'Ania, le Compagnie ottennero dagli artigiani un servizio compensato ai limiti della soprawivenza imprenditoriale. Dimostrato scientificamente da studi svolti sotto l'egida della Facoltà di Economia, dell'università di Firenze. Allettando gli artigiani, con lo "zuccherino avvelenato" dell'indennizzo diretto, si è apprestata una "tana del lupo". Fidando sull'impreparazione tecnico-economica dei firmatari l'accordo, (potevano portarsi un ragioniere!) i meccanismi per la determinazione delle tariffe di prestazione, delle divisioni dei costi, sono stati nel tempo valutati come se tutte le ore a libro paga dei produttivi comprese quelle dei titolari, siano fatturabili: questo crede il Fisco. E siamo esposti ad una adulterazione interessata della realtà, alla quale il Fisco non crede, che fa solo gli interessi delle Compagnie Ania, mentre lascia "il cerino acceso" in mano agli artigiani autoriparatori. Con la conseguenza che, mentre da una parte aumentano enormemente i profitti delle Compagnie, dall'altra è gravemente peggiorato il pregiudizio dell'Agenzia delle Entrate, nei riguardi degli autoriparatori. Le mancate entrate degli artigiani, sono considerate inattendibili dal Fisco, è in atto una valutazione da parte loro, comprensiva di coefficienti di reddito, di studi di settore astrusi e difformi dalla realtà.

ll Fisco utilizza concetti afferenti al principio, che qualsiasi ora dei produttivi a libro paga, qualsiasi ora di presenza dei titolari nell'impresa, possano e debbano essere fatturate e compensate. Ed è questa la cartina di tornasole dei "successi" dell'accordo con l'Ania, per ogni ora tecnica compensata dai tempari, mai si è conquistata la retribuzione di tutte le altre ore, cosiddette improduttive e non compensabili, alla cui improduttività il Fisco non crede. Oltre ai tempi sussidiari; ai tempi d'attesa; di manutenzioni, attrezzature; d'aggiornamento tecnico: centinaia di modelli nuovi di auto ogni anno; di atteggiamenti protettivi per la sicurezza per la prevenzione degli incidenti; comportamenti per la salvaguardia della salute; della protezione ambientale interna ed esterna; dell'ecologia; del trattamento dei rifiuti. Ed anche del rispetto delle obbligatorietà delle formazioni ed informazione su detti temi: tutto concorre all'esecuzione di un servizio alla comunità, utile e ammirevole.

Ho fin qui espresso deigiudizi sull'assalto all'autonomia artigiana, ed è una guida sicura per prevedere ed eventualmente prevenire, prelieviforzosisui risparmid'emergenea degliartigiani, peggio ancora,
sull'eventuale indebitarsi per far fronte a sanzioni, per giudizi inesatti sulle reali entrate economiche degli artigiani. ll tutto sotto minaccia disanzioni penali.

Ci sono notevoli cambiamenti in corso, nelle sedi sindacali, ma se non ci sarà la partecipazione degli imprenditori prevarranno ancora ivecchi giochi della politica, e la "ragione di Stato" costituita dal privilegio
dei più forti.

Distinti Saluti

Gianni Tassinari

Pensionato Artigiano

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